Nel mese di ottobre due V.I.P. ci hanno lasciato prematuramente: il 5 ottobre se ne è andato Steve Jobs, il “mago” della Apple, genio visionario e creativo e probabile “Person of the year”. Il 23 ottobre 2011, a soli 24 anni ci ha lasciati il pilota motociclistico italiano, Marco Simoncelli, conosciuto tra i suoi fan con il nomignolo di SuperSic.
Due personaggi apprezzati più per le loro qualità umane che per le loro imprese. Sia Steve Jobs che Marco Simoncelli sono stati ricordati dai mezzi di comunicazione. Quante volte abbiamo visto in Tv il bellissimo discorso del guru della “Mela” ai neolaureati di Stanford? Come dimenticare il suo “Stay Hungry, Stay Foolish”? Nel caso di Simoncelli, i suoi funerali sono stati trasmessi in diretta il 27 ottobre sia da Italia 1 che da Rai 2.
Indimenticabili le note di “Siamo solo noi” che hanno accompagnato “SuperSic” sul gradino più alto.
Anche sui social network, Facebook su tutti, tantissimi sono stati i messaggi per ricordare i due personaggi e le loro rispettive imprese. Tantissimi coloro che hanno messo come immagine del proprio profilo Facebook le immagini di Steve Jobs, quelle del logo Apple e anche una versione rivisitata (la cosiddetta Mela che piange), ma anche l’immagine di Simoncelli, quella della sua moto e del suo numero 58. Magari erano anche persone che non capivano nulla di tecnologia o che non avevano mai visto una gara di motociclismo in vita loro. Ma a titolo personale, credo si sia trattato un modo per salutare questi due personaggi, per testimoniare il proprio affetto.
Non tutti sono però della mia opinione. Mi è capitato di leggere alcuni commenti di blogger che parlavano di “necrofilia di Facebook”, o altri commenti i cui leggevo che veniva considerato “trash e di pessimo gusto mettere la foto del defunto di turno”, differenziando questo comportamento degli utenti di Facebook dall’affetto per la mancanza improvvisa di una persona.
E voi cosa ne pensate?
Due personaggi apprezzati più per le loro qualità umane che per le loro imprese. Sia Steve Jobs che Marco Simoncelli sono stati ricordati dai mezzi di comunicazione. Quante volte abbiamo visto in Tv il bellissimo discorso del guru della “Mela” ai neolaureati di Stanford? Come dimenticare il suo “Stay Hungry, Stay Foolish”? Nel caso di Simoncelli, i suoi funerali sono stati trasmessi in diretta il 27 ottobre sia da Italia 1 che da Rai 2.
Indimenticabili le note di “Siamo solo noi” che hanno accompagnato “SuperSic” sul gradino più alto.
Anche sui social network, Facebook su tutti, tantissimi sono stati i messaggi per ricordare i due personaggi e le loro rispettive imprese. Tantissimi coloro che hanno messo come immagine del proprio profilo Facebook le immagini di Steve Jobs, quelle del logo Apple e anche una versione rivisitata (la cosiddetta Mela che piange), ma anche l’immagine di Simoncelli, quella della sua moto e del suo numero 58. Magari erano anche persone che non capivano nulla di tecnologia o che non avevano mai visto una gara di motociclismo in vita loro. Ma a titolo personale, credo si sia trattato un modo per salutare questi due personaggi, per testimoniare il proprio affetto.
Non tutti sono però della mia opinione. Mi è capitato di leggere alcuni commenti di blogger che parlavano di “necrofilia di Facebook”, o altri commenti i cui leggevo che veniva considerato “trash e di pessimo gusto mettere la foto del defunto di turno”, differenziando questo comportamento degli utenti di Facebook dall’affetto per la mancanza improvvisa di una persona.
E voi cosa ne pensate?
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