David Edwards, inventore affermato in Francia per aver creato 5 anni fa il “Laboratorio”, centro artistico e di design, e Philippe Starck, noto designer francese, hanno creato uno spray che si chiama Wahh Quantum Sensations.
Ciò che rende unico questo spray è che in caso di inalazione si prova una sensazione di ebbrezza. Insomma si diviene brilli, senza aver toccato un goccio d’alcol. Le sensazioni sono ben lontane da quelle che si hanno con una sbronza. Al momento, questo spray verrà commercializzato solo in Francia al prezzo di 20 euro. Tutto è curato nei minimi dettagli e la mano di Philippe Starck si vede nel packaging di Wahh Quantum Sensations, simile in tutto e per tutto alla confezione di un rossetto.
David Edwards e Philippe Starck sono del parere che con questo spray ci si fa del bene senza farsi del male. I dati parrebbero essere dalla loro parte, visto che un singolo spruzzo libera appena 0,075 millilitri di alcol, quantità minima affinché le microparticelle stimolino il cervello e diano quella sensazione “leggerissimamente” alcolica al proprio palato. Lo spray sarà presentato proprio nel “Laboratorio” e verrà esposto fino al 22 luglio.
Ciò che rende unico questo spray è che in caso di inalazione si prova una sensazione di ebbrezza. Insomma si diviene brilli, senza aver toccato un goccio d’alcol. Le sensazioni sono ben lontane da quelle che si hanno con una sbronza. Al momento, questo spray verrà commercializzato solo in Francia al prezzo di 20 euro. Tutto è curato nei minimi dettagli e la mano di Philippe Starck si vede nel packaging di Wahh Quantum Sensations, simile in tutto e per tutto alla confezione di un rossetto.
David Edwards e Philippe Starck sono del parere che con questo spray ci si fa del bene senza farsi del male. I dati parrebbero essere dalla loro parte, visto che un singolo spruzzo libera appena 0,075 millilitri di alcol, quantità minima affinché le microparticelle stimolino il cervello e diano quella sensazione “leggerissimamente” alcolica al proprio palato. Lo spray sarà presentato proprio nel “Laboratorio” e verrà esposto fino al 22 luglio.
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