I due avevano in casa un piccolo arsenale, comprese due pistole e un bastone con il volto di Mussolini. Sul social network avevano anche pubblicato i bersagli del tiro a segno e la scritta: "Risparmiate sulle sagome, utilizzate i Rom". I profili "incriminati" non sono ancora stati oscurati e sono rimasti visibili anche dopo l'arresto
Incitavano alla violenza razziale attraverso alcuni profili su Facebook e avevano un piccolo arsenale, comprese due pistole e un bastone con il volto di Mussolini. Per questo sono finiti in manette due persone - padre e figlio - arrestate dalla polizia a Solero, in provincia di Alessandria. I due, fra l'altro, su Facebook avevano pubblicato un'immagine con i bersagli del tiro a segno e la scritta "Risparmiate sulle sagome, utilizzate i Rom". Contenuti che, anche alcune ore dopo l'arresto, intorno a mezzogiorno del 17 agosto, continuano ad essere visibili sul social network.Fonte: Repubblica
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