Megavideo e Megaupload sono stati chiusi. La guerra alla pirateria informatica/digitale è sempre più “repressiva”, come si è evinto con l’arresto di Kim Schmitz, conosciuto in Rete come Kimble, che addirittura rischia qualcosa come 50 anni di carcere. A mio giudizio troppi. Decisamente troppi.
Kim Schmitz è il fondatore e forse il titolare di Megaupload che conta ben 1,5 milioni di contatti in media ogni giorno. Nel caso della titolarità, è d’obbligo mettere il forse, fato che Schmitz smentisce di esserne il proprietario, anche se almeno per il momento vi sarebbero prove lampanti che dimostrerebbero l’esatto contrario.
7 anni fa, Schmitz registrò il dominio di Megaupload, il suo primo in assoluto, con un indirizzo di Honk Kong. Per ora però pare che il dominio in questione risulti registrato dalla Kingdom Ventures International, localizzata ancora ad Hong Kong.
Almeno per il momento Schmitz dichiara di non essere a conoscenza di chi avesse registrato il dominio in precedenza. E la cosa è quanto meno strana., come dimostra la presenza di svariati banner pubblicitari sul sito Megarotic con la scritta “Kimble”, guarda caso nickname di Kim Schmitz.
Dal punto di vista lavorativo, Schmitz è stato tra gli hacker più noti in Germania, condannato però 14 anni fa all’età di 24 anni a 2 anni di libertà vigilata, per introduzione abusiva all’interno di una rete privata in cui aveva iniziato a vendere schede telefoniche no rubate. Scontata la condanna, dopo un anno, acquistò alcune quote diLetsbuyit.com per un valore complessivo pari a 375.000 $.
La società in questione era sull’orlo del fallimento, quando dichiarò di voler lui mettere liquidi per una cifra spropositata, pari a 50 milioni di dollari. Pur non avendo i liquidi, fu sufficiente quest’annuncio per far crescere del 300% e, soprattutto, in un unico giorno la società. In seguito, Schmitz fu arrestato a Bangkok con l’accusa di insider trading e condannato a 20 mesi con una multa pari 100.000 euro.
Ora rischia 50 anni.
Che ne pensate?
Kim Schmitz è il fondatore e forse il titolare di Megaupload che conta ben 1,5 milioni di contatti in media ogni giorno. Nel caso della titolarità, è d’obbligo mettere il forse, fato che Schmitz smentisce di esserne il proprietario, anche se almeno per il momento vi sarebbero prove lampanti che dimostrerebbero l’esatto contrario.
7 anni fa, Schmitz registrò il dominio di Megaupload, il suo primo in assoluto, con un indirizzo di Honk Kong. Per ora però pare che il dominio in questione risulti registrato dalla Kingdom Ventures International, localizzata ancora ad Hong Kong.
Almeno per il momento Schmitz dichiara di non essere a conoscenza di chi avesse registrato il dominio in precedenza. E la cosa è quanto meno strana., come dimostra la presenza di svariati banner pubblicitari sul sito Megarotic con la scritta “Kimble”, guarda caso nickname di Kim Schmitz.
Dal punto di vista lavorativo, Schmitz è stato tra gli hacker più noti in Germania, condannato però 14 anni fa all’età di 24 anni a 2 anni di libertà vigilata, per introduzione abusiva all’interno di una rete privata in cui aveva iniziato a vendere schede telefoniche no rubate. Scontata la condanna, dopo un anno, acquistò alcune quote diLetsbuyit.com per un valore complessivo pari a 375.000 $.
La società in questione era sull’orlo del fallimento, quando dichiarò di voler lui mettere liquidi per una cifra spropositata, pari a 50 milioni di dollari. Pur non avendo i liquidi, fu sufficiente quest’annuncio per far crescere del 300% e, soprattutto, in un unico giorno la società. In seguito, Schmitz fu arrestato a Bangkok con l’accusa di insider trading e condannato a 20 mesi con una multa pari 100.000 euro.
Ora rischia 50 anni.
Che ne pensate?
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