Interessante scoperta di alcuni ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology): mi riferisco al cosiddetto “diodo per la luce”, cioè un componente di cruciale importanza per semplificare l’elaborazione dei segnali luminosi nei chip fotonici su substrato di silicio. Il “diodo per la luce” è quindi una soluzione interessante per coprire una falla di questa tecnologia del futuro: attualmente è necessario convertire input luminosi in segnali elettronici, allo scopo di poter seguire le istruzioni ed effettuare la riconversione del risultato in nuovi impulsi luminosi di output. Invece con il “diodo per la luce” si elimina lo step intermedio, garantendo ad un chip fotonico l’opportunità di processare i segnali luminosi in maniera diretta con tutti i vantaggi inerenti alle migliori performance dal punto di vista computazionale.
Con questa mossa il MIT fa un passo avanti verso l'utilizzo dei fotoni per lo scambio di informazioni tra componenti elettronici.
La funzione principale del diodo fotonico realizzato da Caroline Ross consiste nel far passare i segnale luminosi in una sola direzione, impedendo il loro passaggio nella direzione opposta. Il nuovo componente, eliminando l’obbligo di utilizzo di un componente
isolante esterno allo scopo di impedire la dispersione del segnale e di stabilizzare la trasmissione fotonica, va rendere più semplice la realizzazione del chip fotonico.
Il diodo fotonico in questione ha nell'utilizzo del granato, un minerale rossastro, il suo punto di forza, in quanto i ricercatori americani sono stati in grado di inserire su un substrato di silicio, rendendo libero il passaggio del segnale fotonico in una sola direzione.
Il ricorso al diodo fotonico al granato consente di usufruire a pieno regime dei recenti metodi di produzione e sviluppo dei chip al silicio, diminuendo e non di poco il lavoro di conversione industriale fondamentale per sviluppare chip fotonici.
Con questa mossa il MIT fa un passo avanti verso l'utilizzo dei fotoni per lo scambio di informazioni tra componenti elettronici.
La funzione principale del diodo fotonico realizzato da Caroline Ross consiste nel far passare i segnale luminosi in una sola direzione, impedendo il loro passaggio nella direzione opposta. Il nuovo componente, eliminando l’obbligo di utilizzo di un componente
isolante esterno allo scopo di impedire la dispersione del segnale e di stabilizzare la trasmissione fotonica, va rendere più semplice la realizzazione del chip fotonico.
Il diodo fotonico in questione ha nell'utilizzo del granato, un minerale rossastro, il suo punto di forza, in quanto i ricercatori americani sono stati in grado di inserire su un substrato di silicio, rendendo libero il passaggio del segnale fotonico in una sola direzione.
Il ricorso al diodo fotonico al granato consente di usufruire a pieno regime dei recenti metodi di produzione e sviluppo dei chip al silicio, diminuendo e non di poco il lavoro di conversione industriale fondamentale per sviluppare chip fotonici.
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